Curare i bambini traumatizzati: strategie e strumenti per l’intervento
Seminario presso il Centro Studi Eteropoiesi di Torino – 12 ottobre 2018
Seminario presso Logos di Genova – 26 ottobre 2018
La rilevanza delle esperienze sfavorevoli infantili e delle loro conseguenze traumatiche, acute e croniche (traumi dell’attaccamento), è ormai riconosciuta come uno dei fattori alla base di molte forme di psicopatologia.
I traumi sono inconsapevolmente trasmessi da una generazione all’altra attraverso la nostra genitorialità ed influiscono sul funzionamento dell’individuo nel corso della sua vita. I bambini non si sviluppano da soli: si sviluppano solo all’interno di relazioni. Cinquanta anni di ricerca scientifica hanno dimostrato in modo definitivo che le variabili più forti nel predire esiti evolutivi buoni, versus poveri sono il tipo di genitorialità di cui il bambino ha usufruito e la qualità degli attaccamenti esperiti. Il seminario si propone l’obiettivo di aumentare le competenze dei partecipanti in merito all’utilizzo di un approccio sistemico-relazionale integrato con la teoria dell’attaccamento e degli strumenti da essa mutuati nel sostegno della genitorialità e la cura dei bambini traumatizzati.
Nella prima parte del seminario sarà illustrato il ruolo della storia personale nello sviluppo della competenza genitoriale e le ragioni che portano alla distorsione del comportamento protettivo. Si discuteranno le strategie alla base della genitorialità e le diverse tipologie di distorsione enucleando le componenti della competenza genitoriale; funzione riflessiva, attribuzione di significati, apertura comunicativa, narrazione emotiva.
Nella seconda parte del seminario si mostrerà il funzionamento dei bambini con attaccamento disorganizzato e l’impatto dei disturbi di attaccamento sui caregivers attraverso la visione di filmati e sedute videoregistrate; è necessario capire l’importanza delle esperienze precoci e le strategie attraverso cui i bambini replicano l’esperienza precedente. L’esposizione alla genitorialità inadeguata ha prodotto ferite nell’attaccamento rendendo i bambini incapaci di corrispondere alle buone cure genitoriali ed è necessario pertanto capire i segnali dei bambini anche quando sono distorti.
Infine nella terza parte del seminario saranno presentati due focus terapeutici per introdurre cambiamento nella relazione tra il genitore e il bambino. Il primo focus è sul processo riparativo; l’obiettivo terapeutico è quello di insegnare al bambino e al genitore a “ballare una nuova danza” attraverso l’incremento della consapevolezza del genitore sulle rappresentazioni e le strategie del bambino. Verrà mostrato attraverso dei video l’utilizzo di due strumenti: lo scenario familiare e il SSPA (story stem assestment profile).
Il secondo è sul processo elaborativo; uno dei compiti fondamentali della terapia è quello di trasformare, attraverso la narrazione, la storia avversa del bambino in informazioni che siano supportive l’autostima e la crescita psicologica. Tale processo può essere reso più efficace se potenziamo la capacità del bambino di pensare, di riflettere, su di sé e sulle proprie relazioni familiari attraverso una narrazione emotiva. Verrà mostrato video l’utilizzo di alcuni strumenti narrativi (Life book, Timeline, la tecnica del racconto della storia, la corrispondenza immaginaria).
Trasversale a questi interventi è l’utilizzo del videofeedback, tecnica che ben si integra nei percorsi di terapia familiare.